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SALUTE

APPELLO ALLE  CITTADINE E AI CITTADINI, AI COMITATI, ALLE ASSOCIAZIONI E AI MOVIMENTI

 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza  distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.


  E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 3 Costituzione Italiana.

 

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Art. 32 Costituzione Italiana

 Il rapporto Censis,
 pubblicato lo scorso 20 ottobre, e quello dell’Università di Tor Vergata tracciano un quadro drammaticamente critico della Sanità italiana, messa alle corde da una deliberata politica di progressivo de-finanziamento, che sta creando il dissolvimento del SSN a tutto vantaggio del privato.


Tra le lunghe liste di attesa nella sanità pubblica e i costi proibitivi in quella privata, quasi una famiglia su due rinuncia alle cure.

Nel 41,7% dei nuclei familiari, almeno una persona in un anno ha dovuto fare a meno di una prestazione sanitaria. 
I cittadini inoltre pagano di tasca propria il 18% della spesa sanitaria totale: oltre 500 euro pro capite all'anno, mentre nell'ultimo anno al 32,6% degli italiani è capitato di pagare prestazioni sanitarie o di welfare 'in nero'. 


Mascherato da razionalizzazione della spesa, di fatto ci troviamo in presenza di un TAGLIO LINEARE DELLE RISORSE DELLA SANITA’. Rispetto agli incrementi al fondo Sanità, previsti dal precedente governo Letta e dal successivo patto Stato Regioni, il DDL di Stabilità del Governo Renzi riduce i fondi alle Regioni per 1.8 miliardi nel 2016, per 3,98 miliardi nel 2017 e per 5.48 miliardi nel 2018 e 2019. Il che equivale alla cancellazione del SSN (fonte Sole 24 Ore).  
Alla sanità negli ultimi anni, di fatto, sono stati tagliati 33 miliardi di Euro che, senza una strategia, hanno spinto parte della cittadinanza verso la sanità privata, mentre i cittadini meno abbienti devono rinunciare alle cure. 
I cittadini hanno pagato 33 miliardi di euro di tasca propria, con un incremento di un miliardo rispetto al 2014. 


LA SALUTE E’ UN DIRITTO    


Per garantire il diritto alla salute la Sanità deve essere pubblica e deve mantenere l'impostazione di servizio socio sanitario.


    Le politiche invece di questi ultimi anni hanno costretto i cittadini a pagare due volte un servizio, che dovrebbe essere garantito dagli introiti della fiscalità generale. Risulta pertanto scandaloso che, mentre si cancella la tassa sulla casa a ricchi e meno ricchi senza distinzione, si continui a far pagare la sanità mettendo a rischio intere fasce della nostra società. 


Il servizio Socio Sanitario deve essere pubblico solidale e universalistico in quanto é espressione di un diritto costituzionale e si configura come un servizio e non una merce per gli appetiti sempre più invadenti delle assicurazioni e delle imprese private.


Il cittadino deve essere messo al centro del sistema, per garantire prevenzione, cura, assistenza e stabilizzazione. 


     Di fronte a questi dati sconfortanti su quanto sta avvenendo nella sanità italiana, che solo dieci anni fa era considerata al top dei sistemi sanitari mondiali, AVOP propone l’ALLEANZA PER LA SALUTE con la costituzione del COMITATO PER LA DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA per promuovere la SOTTOSCRIZIONE a una petizione popolare rivolta al Presidente della Regione Veneto.


    Lanciamo pertanto un forte appello a cittadini e cittadine, ai comitati e alle associazioni operanti nella nostra regione per costruire insieme un grande movimento che si concretizzi in una forte azione politica della SOCIETA’ CIVILE per la difesa di un DIRITTO COSTITUZIONALE che ci viene sottratto.
 AVOP “Altro Veneto Ora Possiamo”


 

  

 

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